LA MELA ROSA DEI MONTI SIBILLINI

Inizio così la mia rubrica “Dalla Dispensa”. In questi spazi ti parlerò di prodotti speciali, di territori unici e anche un po’ di me.

L’appetito vien mangiando… sicuramente leggendo avrai voglia di saperne sempre di più!

Let’s start con la Mela Rosa dei Monti Sibillini.

LA MELA ROSA, UN FRUTTO DI FAMIGLIA

Le forme geometriche perfettamente arrotondate della mela rosa dei Monti Sibillini incantano e già lasciano immaginare quale sarà il suo profumo e la sua dolcezza.

Mele Rosa

Nascono nella meravigliosa regione delle Marche a cui sono profondamente legata e che amo. É un territorio ancora inesplorato ma ricchissimo di chicche ed eccellenze enogastronomiche, paesaggistiche e culturali.

‘Ogni marchigiano colto usa mettere in guardia contro la tentazione di vedere le Marche come un tutto uniforme. Le Marche sono un plurale. Il nord ha tinta romagnola; l’influenza toscana ed umbra è manifesta lungo la dorsale appenninica; la provincia di Ascoli Piceno è un’anticamera dell’Abruzzo e della Sabina. Ancona, città marinara, fa parte per se stessa’ (Guido Piovene)

Che meraviglia!

mele rosa

IL GUSTO, IL ROMANTICISMO E LA STORIA DELLE MELE ROSA

Tornando alle nostre mele. Posso affermare, senza riserve, che siano le mie mele preferite. Io che sono sempre alla ricerca di quel tipo di mela croccante, da sgranocchiare come spuntino, mentre cammino o faccio altro. Sono caratterizzate da una polpa bianca e limpida, poco succosa e dal sapore dolce ma con un leggero sentore acidulo.

Probabilmente il microclima di altura conferisce alle mele rosa le sue tipicità di croccantezza e leggera acidità, infatti vengono coltivate a circa 900 metri di altezza nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.

Sono un frutto romantico per il loro colore, con striature rosso-vinose per tutta la rotondità interrotte dal verde acido della sommità del picciolo, sembrano quasi colorate con un pennello. Per non parlare del profumo intenso di rosa che emanano nei mesi primaverili. Probabilmente per queste caratteristiche vengono chiamate mele rosa. Ogni tanto sulla superficie possono presentare dei tratti color ruggine e questo è tipico delle mele provenienti dalla zona pedemontana del Tronto, queste variazioni cromatiche sono indice di salubrità e freschezza.

Sono un frutto autoctono e molto antico, pensa che le prime testimonianze di coltivazione di questa tipologia di meli risale all’epoca Romana. Sono un frutto amato anche per la sua semplicità, è un frutto “di famiglia”. In origine veniva coltivato in orti o piccoli frutteti famigliari per soddisfare il fabbisogno interno del nucleo e amata per la sua capacità di conservarsi per lunghi periodi. Nei mesi invernali questi frutti erano conservati nella paglia per proteggerli dall’umidità e per questo, dai marchigiani, sono anche conosciute come “mele del fienile”. Già in tempi antichi i marchigiani erano buongustai ed erano soliti cuocere le loro mele rosa nel forno per ottenere delle confetture con cui insaporire i loro piatti principali, specialmente le carni.

Negli anni successivi, i marchigiani abbandonarono quasi completamente la coltura delle mele rosa dei Monti Sibillini, rimase solo qualche vecchio albero e gli ecotipi ben conservati dalla regione Marche. Da qualche anno sono tornate! Il comune di Montedinove, in provincia di Ascoli Piceno ha piantato ben 400 alberi per supportare la coltivazione della mela rosa.

Grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie la mela rosa è considerata il “frutto della salute“, un vero orgoglio marchigiano.

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