2023, L’anno internazionale del miglio

Non avrei mai pensato di scrivere un articolo sul miglio. Ma, a quanto pare, è il prodotto agroalimentare più trendy degli ultimi giorni, infatti l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha dichiarato il 2023 come “Anno Internazionale del Miglio”.

Tu sai cosa è il miglio?

Probabilmente si. Però sono sicura che ti farò scoprire qualcosa di nuovo a riguardo.

É un cereale molto pittoresco che fiorisce nei colori del rosso, arancione e giallo a forma di pennacchio.

Il miglio è un cereale antico che ha una lunga storia di coltivazione e uso alimentare in molte parti del mondo. La sua importanza per la sicurezza alimentare e la nutrizione, nonché per la conservazione della biodiversità e la lotta contro il cambiamento climatico, ha portato alla decisione dell’ONU di celebrare l’importanza del miglio quest’anno. Hai capito bene, il 2023 è l’Anno Internazionale del Miglio.

IL MIGLIO È VERSATILE

Il miglio è un cereale che cresce in condizioni ambientali estremamente difficili, come la siccità e le alte altitudini, quindi, è particolarmente adatto per le zone rurali del mondo in via di sviluppo, dove le condizioni climatiche spesso rendono difficile la coltivazione di altri tipi di cereali. Inoltre, il miglio è ricco di nutrienti essenziali come proteine, vitamine del gruppo B e minerali come ferro, zinco e fosforo, rendendolo una fonte importante di nutrizione per molte persone in queste regioni.

Nell’articolo dedicato a Mulino Marino ti ho parlato del grano antico Enkir, la materia prima delle loro farine e degli altri prodotti finiti. Ecco, il miglio presenta molte caratteristiche simili al grano Enkir, perlomeno quando si parla di tecniche di coltivazione.

IL MIGLIO È UN MEZZO PER UN FINE

L’ONU vuole promuovere il miglio come cereale fondamentale per la sicurezza alimentare e la nutrizione dei paesi del terzo mondo. Vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e incoraggiare la ricerca e lo sviluppo volti a migliorare la produttività e la resa delle coltivazioni di miglio e anche la resistenza e adattabilità a condizioni climatiche estreme di siccità e sbalzi climatici.

La prospettiva è l’uso quotidiano del miglio come ingrediente nella produzione alimentare per aumentare l’accesso alla nutrizione adeguata e migliorare la sostenibilità ambientale.

Organizzazioni internazionali, Ong e comunità locali si stanno dando molto da fare nell’organizzazione di iniziative e attività per raggiungere questi fini. Il miglio è una dignitosa soluzione e un’appetibile opportunità, non dico per cambiare ma almeno migliorare le carte in tavola.

IL MIGLIO È DIVERSO

L’ Anno Internazionale del Miglio mira a promuovere la diversificazione dei sistemi di produzione agricola, per aiutare a mitigare i rischi legati al cambiamento climatico, per conservare la biodiversità, garantire la sicurezza alimentare e l’equità sociale. Come dicevamo, grazie alla sua adattabilità a diversi tipi di terreno e a mutevoli condizioni climatiche, il miglio è una scelta ideale per la diversificazione dei sistemi di produzione agricola.

La diversificazione consiste nell’introduzione di differenti colture all’interno di un’azienda agricola, con l’obiettivo di aumentare la resilienza del sistema e ridurre i rischi legati alla dipendenza da un solo tipo di produzione. La diversificazione delle culture consente di promuovere la conservazione della biodiversità e di valorizzare le tradizioni culturali legate alla produzione agricola.

Nell’articolo dedicato al Riso S. Maiolo ti ho parlato tanto di biodiversità e delle pratiche di diversificazione e rotazione delle colture. Ana e Cesare, i proprietari di Cascina S. Maiolo, sfruttano moltissimo i benefici della diversificazione della produzione agricola alternando la coltivazione del riso con la soia. Come? Nella loro risaia i campi sono coltivati ad anni alterni con riso e soia. Durante “l’anno della soia” il terreno ha modo di rinvigorirsi e arricchirsi di azoto, importante nutrimento per il riso nell’anno seguente.

La diversificazione dei sistemi di produzione agricola ha molti vantaggi. In primo luogo, essa aumenta la resilienza del sistema agricolo alle avversità climatiche, alle malattie e alle infestazioni, poiché le diverse colture hanno esigenze e risposte diverse alle condizioni ambientali. Inoltre, consente di utilizzare al meglio i diversi suoli e le risorse idriche presenti nell’azienda, riducendo così l’impatto ambientale dell’agricoltura.

Ma non è tutto. Per un’azienda agricola la diversificazione delle culture consente di aumentare la redditività. Un fornitore che si presenta con una scelta di prodotti più ampia al cospetto del cliente avrà sicuramente più potere negoziale e dunque marginalità più soddisfacenti.

Diversificare con il miglio è molto semplice, al miglio non servono un granché di cure e attenzioni per stare bene, al contempo consente di sfruttare le opportunità offerte dai mercati locali e internazionali per i diversi prodotti.

IL MIGLIO È ANCHE ITALIANO

Il miglio è un cereale antico che ha accompagnato l’umanità nel suo percorso di evoluzione alimentare e culturale.

Secondo te quali sono le regioni di Italia più vocate alla coltivazione del miglio?

Esatto. Quelle del centro-sud.

Al centro sud gli agricoltori adorano il miglio. Soprattutto nelle regioni meridionali, dove in molti mesi dell’anno si patisce la siccità, il miglio rappresenta un’ancora di salvezza; come dicevamo necessita di poche cure e poca acqua.

Anche nelle regioni centrali è molto apprezzato, specialmente per la sua resistenza alle malattie e infestazioni.

Un buon raccolto praticamente assicurato.

In Sardegna, in Campania, in Basilicata e in Calabria il miglio è stato tradizionalmente coltivato per la produzione di farina, ma negli ultimi anni si è assistito ad una maggiore diversificazione degli utilizzi, come la produzione di pasta e di malti per la birra.

Stavo cercando di ricordarmi se abbia mai assaggiato la pasta di miglio o qualche lievitato con farina di miglio ma ora non mi viene in mente nulla… Se mi dovessi ricordare qualche eccellenza al miglio che di cui ho avuto esperienza non esiterò a comunicartela sui social (Seguimi!) e se ti va puoi fare altrettanto. Che meraviglia gli scambi di eccellenze!

IL MIGLIO È ALTERNATIVA E OPPORTUNITÁ

In Italia, la produzione di miglio è principalmente destinata al consumo interno, ma c’è un crescente interesse per l’esportazione di questo cereale verso altri paesi.

L’aumento della consapevolezza sui benefici per la salute e per l’ambiente del miglio sta spingendo sempre più consumatori a scegliere questo cereale come alternativa al frumento e al mais.

Anche io mi sto appassionando ai cereali alternativi ma, in tutta sincerità, non ho mai cucinato il miglio. Ho letto che sia ottimo con le verdure (stile cous cous, per intenderci) o crudo nelle insalate. Will see!

Tornando a noi.

Abbiamo appurato che il miglio in Italia e nel mondo rappresenta un’importante opportunità per gli agricoltori, poiché: consente di diversificare la produzione e di sfruttare le opportunità offerte dai mercati locali e internazionali; rappresenta un’importante opportunità per la sicurezza alimentare e per la sostenibilità ambientale del paese.

Sono sicura che i grandi e piccoli agricoltori italiani, protettori e attori della biodiversità non tarderanno a cavalcare l’onda del miglio e auspicabilmente anche qualche chef.

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