La 45ª edizione di Vinum

Oggi inizia Vinum, la più grande enoteca a cielo aperto dedicata ai vini piemontesi ad Alba.

Il dott. Stefano Mosca, direttore dell’Ente Fiera Del Tartufo Bianco d’Alba, mi ha svelato un po’ di retroscena.

Perché ho deciso di scrivere di Vinum? I protagonisti di questo evento, da sempre, sono i produttori locali e regionali, se un po’ mi conosci sai che quando si tratta di loro non riesco a frenare la “penna”.

La consapevolezza

Ci sono tante cose da raccontare, tanti eventi in programma, tante etichette, visitatori da nuovi paesi… Uno è il fil rouge di Vinum 2023: la consapevolezza.

L’evento dedicato al vino e alla gastronomia piemontese si fa da promotore di un messaggio di moderazione e consapevolezza.

Forse hai già sentito parlare della questione delle etichette, dell’intenzione dell’UE di disporre le diciture sanitarie “nuoce alla salute” sulle etichette di vino italiane, puoi immaginare le ripercussioni, e di altrettante “bombe” (mediatiche?) riguardanti la NON salubrità del vino… Non sai di cosa parlo? Ti invito a leggere il mio articolo Buon vino a cattivo gioco.

Il dott. Mosca ci parla di Vinum come un’occasione eccezionale per divulgare il messaggio di consumo consapevole e moderato di vino, che l’eccellenza va premiata e l’abuso condannato.

Vinum si aprirà con una tavola rotonda dedicata proprio a queste tematiche, i protagonisti della quale saranno i giovani. Il divulgatore gastronomico Paolo Vizzari, la wine influencer Sara Piovano e il giovane maître sommelier di Piazza Duomo Jacopo Dosio ci parleranno di consumo consapevole nell’iconica location del Teatro Sociale di Alba.

il prodotto

Consapevolezza del prodotto. Vinum si pone come promotore dei piccoli produttori di eccellenze enologiche, non per altro viene definita un’enoteca a cielo aperto. Vinum è itinerante.

Come funziona? Si può passeggiare per la città di alba con il proprio calice, fermarsi nei punti di somministrazione, nelle principali piazze e vie, e richiedere una degustazione il tutto accompagnato dallo street food preparato dai borghi cittadini di Alba.

Quale miglior occasione per un piccolo produttore, per farsi scoprire e far degustare le proprie etichette?

Vinum è dedicato agli appassionati e ai curiosi, ma anche ai professionisti “in borghese” che si trovano lì per diletto; a tutti loro è presentato il vino piemontese, quello più nascosto, le Doc più silenziose e le grand Docg di piccole cantine.

«A Vinum non abbiamo quelli che si considerano i grandissimi nomi, lo comprendiamo, e non è nemmeno quello che si aspetta il nostro pubblico. Il pubblico da Vinum si aspetta di scoprire qualche etichetta che non conosce. Quindi è un’ottima vetrina per i piccoli produttori».

Possiamo dire, ciò che si perde a Vinitaly lo si ritrova a Vinum.

Tutto il piemonte è protagonista, non sono Langhe, Roero e Monferrato… Gavi, Erbaluce di Caluso, Timorasso Derthona e chi più ne ha più ne metta.

Il racconto del vino, da parte di sommelier professionisti presso i punti di somministrazione, è una parte importantissima di Vinum, è qui che si crea la consapevolezza del prodotto. Imparare a interpretare e apprezzare cosa si sta degustando, andare oltre il “mi piace”, conoscere la storia delle etichette, le scelte dei produttori, le caratteristiche dei vitigni, le declinazioni delle annate…

Questo da merito al vino eccellente, non l’“effetto Oktoberfest” di bevute ‘ndo cojo cojo (come si dice a Roma).

Non si poteva fare altrimenti per accontentare un pubblico così curioso e dinamico come quello di Vinum.

il territorio

La consapevolezza del territorio. È incredibile quanto sia importante il vino per l’affermazione identitaria di un territorio e in Piemonte ciò è particolarmente evidente.

«Ci siamo accorti che il momento di racconto durante la somministrazione delle degustazioni non era sufficiente per divulgare il vino piemontese per questo abbiamo deciso di organizzare altre attività per i visitatori di Vinum, una di queste è Vinum in Cantina, dove si avrà la possibilità, tramite una logistica organizzata, di visitare di persona le cantine e incontrare i produttori»

Vinum in Cantina inizia con l’incontro e finisce con un aperitivo, una merenda sinoira per meglio dire, un momento di abbinamento cibo-vino dettagliatamente curato da chef stellati.

Se è vero che Vinum apre la stagione turistica delle Langhe è altrettanto vero che si andrà molto oltre il confine di casa Savoia, sarà una vetrina con importanti risvolti internazionali.

Durante Vinum il territorio Piemontese si troverà affiancato e “gemellato” ad altre regioni e paesi non solo d’oltralpe ma anche di oltre oceano.

Alba è gemella di Medford, cittadina dell’Oregon, importante zona vitivinicola. Udite Udite a Vinum si potrà degustare una barbera dell’Oregon! Gemelle anche di vitigni, non so tu ma io sono curiosissima… La storia di un vitigno locale emigrato nel paese gemello.

E non dimentichiamoci dei vini della Cina, del Giappone, della Grecia, insomma tutti sapori e saperi che non abbiamo tutti i giorni a portata di mano.

L’abbinamento cibo-vino

Pairing is caring.

Anche i Lab in sala Fenoglio sono un’occasione per conoscere il vino piemontese, come degustarlo consapevolmente e con la considerazione che merita. Le più importanti Doc e Docg sono proposte anche in abbinamento con Doc gastronomiche locali piemontesi.

«Il pubblico sempre più curioso, attento e giovanile ha bisogno di approfondimento, per questo abbiamo creato molti lab dove si riescono a soddisfare molti interessi. Il Lab organizzato con Onaf in cui si proponevano i formaggi, piemontesi e non, in abbinamento con le etichette regionali, ha riscosso un grandissimo successo durante la scorsa edizione di Vinum.»

Dalla cantina alla tavola è un attimo. Puoi immaginare una cena dove puoi scegliere liberamente 106 etichette di vino (e di Vermouth) da degustare in abbinamento con le portate di una cena stellata, no limits?

Questo succede a Vinum a Tavola al castello di Roddi. Dove puoi scegliere il vino su consiglio dei sommelier in sala, puoi seguire il tuo gusto e puoi anche sbagliare e ritentare.

Le principali regole dell’abbinamento cibo vino si incontrano, senza prevalere, con la soggettività del gusto personale.

C’è chi cucina e chi beve un calice guardando chi cucina. Durante i corsi di cucina di Vinum tutti cucinano le specialità tipiche della cucina piemontese sotto la guida di chef stellati! No pressure, insomma, ma anche tanto divertimento.

In queste esperienze offerte gli chef stellati sono degli ambasciatori dell’enogastronomia di qualità e di come questa faccia da trait d’union tra i diversi territori.

Pronto per l’enoteca a cielo aperto? Non si fatica a credere che ad oggi gli acquisti online dei carnet per partecipare a Vinum abbiano fatto un +30% rispetto al 2022. Il primo acquisto arriva niente di meno che dal Texas!